UNA PASSIONE PER L'IMPROV
Benvenuti nello studio virtuale Quilt Improv, una stanza dove praticare il modern patchwork di tipo improv, esercitarsi e scambiare spunti.
Siamo Giovanna Nicolai e Paola Machetta, abbiamo creato questo spazio con l'intento di raccogliere le nostre idee sull’improv, condividerle, metterci in contatto con altre improv quilter, e sperimentare con colori stoffe e filo.
Appassionate di patchwork, vi invitiamo a seguire le nostre storie e i giochi creati con le improv quilter che collaborano con noi!
Cos’è il Modern Patchwork di tipo improv?
Una breve introduzione di Giovanna:
L’ improv è essenzialmente un processo di lavorazione patchwork che consta di una serie di decisioni personali prese durante le varie fasi della realizzazione.
Gli strumenti di base sono le stoffe, un taglierino (rotary cutter) o una forbice, un piano di taglio e una parete dove visualizzare il lavoro (design wall). Abbiamo gli stessi strumenti, ma ognuno di noi decide come usarli. Questo porta ad una eterogeneità di risultati e lo rende un modo unico per esprimere la propria creatività, per espimere sè stessi.
Per dare un’idea più ampia di cosa “è” l’ improv, posso partire dicendo cosa “non è”. Ci sono, infatti, una serie di “non” e di decisioni o regole opzionali.
La prima cosa che mi viene in mente di dire è che non c’è un pattern da seguire, il design lo componiamo noi, si può procedere con intenzionalità, senza o in entrambi i modi; sta inoltre a noi decidere se definire a priori una palette di colori da utilizzare, modificarla in corso d’opera (perchè quel pezzetto di stoffa che vediamo lì ci sta proprio bene) o usare i colori che abbiamo sottomano; le squadrette (ruler) non sono strettamente necessarie, possiamo tagliare con la rotella a mano libera senza fare misurazioni precise, non occorre fare calcoli per rientrare in dimensioni definite. Siamo liberi di procedere come meglio crediamo.
In pratica non ci sono regole assolute o universali, ognuno decide se e quali limiti fissare. I modi di fare improv sono quindi molteplici e ognuno di noi ha la possibilità di trovare e creare il proprio stile.
E’ un percorso di apprendimento che credo possa non finire mai, ma evolvere con il passare del tempo.
L'ESPERIENZA DELL'IMPROVVISAZIONE
Secondo Paola, cucire modern quilt con la tecnica improv, fa un effetto simile a quello provato durante le esplorazioni in bici negli angoli nascosti della regione, senza meta decisa a monte. È una occasione per scoprire cosa emerge. E se si trova un’area interessante, vale la pena continuare il percorso in quella direzione.
Alcuni punti di riferimento, naturalmente, vanno fissati all’inizio: sono dei vincoli utili a mantenere coerenza nel lavoro. Ad esempio: una lista di colori, una forma da ripetere su tutto il top (quadrati, log cabin, curve...). Ogni quilt diventa un’occasione per scegliere nuovi vincoli, e testare i gradi di libertà possibili. Come diceva un collega ingegnere: “Per progettare devi sempre darti dei vincoli”.
Le figure astratte ripetute sulla superficie del quilt, diventano una forma di scrittura, un nuovo codice grafico per comunicare. Lo dice anche Riccardo Falcinelli in Critica portatile al visual design: "Nei fatti, è impossibile definire una pura figura distinguendola da una pura scrittura. La matematica impiega segni tipografici che sembrano figure (come la radice quadrata) e che invece sono simboli. L’omino sulla porta dei servizi è una figura o un simbolo? Ovvero: somiglia a un uomo o _sta per_ un uomo? E quindi: dove finisce una figura e dove inizia una scrittura?"
Quindi l’improvvisazione con il patchwork offre infinite possibilità: di inventare nuovi modi per “scrivere” e comunicare con le immagini.