Siamo arrivati alla fine del gioco Blue Improv Repetition, è il momento di raccogliere delle riflessioni!
Come fatto per il gioco precedente, abbiamo chiesto alle persone che hanno completato il loro quilt entro il 10 gennaio, di raccontarci la loro esperienza rispondendo ad alcune domande.
Quando abbiamo pensato ad un gioco basato sulle ripetizioni, ci siamo chieste se il tema fosse scontato dato che sono un elemento classico del design! Quante e quali regole fissare? Abbiamo fatto decidere ai partecipanti alcuni punti da seguire con dei sondaggi, lasciando per il resto campo libero all’improvvisazione.
Secondo @vazquezurbez, era stato trovato il giusto mix: “creare un piccolo quilt è una grande opportunità, quando questo richiede di seguire poche regole, e nello stesso tempo permette di giocare con molta libertà.”
Le risposte al nostro questionario ci hanno sorpreso: i pochi elementi definiti (improvvisazione, ripetizione, colore blu) per molte partecipanti contenevano qualcosa di nuovo.
Per @anje_loskut “questa è stata la prima volta che ho partecipato ad un gioco sulle ripetizioni.”
@auroraa1714 ci ha scritto: “ho provato le ripetizioni per la prima volta … ok, càpita di fare quilt con triangoli o quadrati… ma non è la stessa cosa”.
@victorianelson2263 ha aggiunto: “ho già cucito dei quilt in modo improv, ma non strettamente con una singola forma ripetuta. Mi è piaciuto cimentarmi con colori e forme limitati: è stato un modo per esplorare elementi diversi dell’improvvisazione.”
@margaret_stamford ha sperimentato la seguente novità: “avevo già realizzato alcuni quilt usando la tecnica della ripetizione. Questa per me è stata la prima occasione in cui ho combinato l’uso di forme cucite e applicate. Il metodo raw edge appliqué mi ha permesso di ottenere risultati che altrimenti non erano possibili: nel mio quilt ho collocato alcune delle forme ripetute a cavallo di blocchi adiacenti.”
@therollingcat_ ci ha scritto: "Avevo sperimentato in precedenza sia le ripetizioni sia le curve: avevo cominciato in tempi non sospetti ad usare una specie di improv o liberated log cabin. Quando avete lanciato la sfida, ero tentata di fare un altro log cabin improv. Poi ho cambiato idea e ho scelto le curve. Devo dire che mi sono divertita un sacco! Farlo così senza preoccuparsi della misura finita è davvero liberatorio. La dolcezza delle transizioni dei colori mi ha consentito di aggiungere anche del trapunto a mano fatto col filo di lana in contrasto. Non trapuntavo a mano da molto tempo, e sono rimasta sorpresa dall'effetto armonioso.”
@hbeecook ha ammesso: “avevo già ripetuto delle forme in precedenza, ma non così di proposito. Lo schema del gioco è stato un ottimo avvio per focalizzarmi sul mio modo di fare improv!”
@Pieladyquilts è un’esperta di quilt basati sulla ripetizione di una singola forma. Ci ha detto: “mi sono unita al gioco perchè trovo utile per la mia creatività avere delle limitazioni entro cui muovermi. Dover usare il blu e le ripetizioni mi ha fatto venire un sacco di idee.”
@buttermilk_hill ha trovato questa sintesi: “questi due elementi del design sono una splendida combinazione. Le ripetizioni danno struttura all’idea, l’improv fa spazio al flusso creativo.”
@vazquezurbez ha anche notato che “le ripetizioni permettono effetti di bilanciamento all’interno del quilt.”
A volte ci chiediamo se la durata di tre mesi è sufficiente per completare il gioco.
@sakura.quilting ha inziato subito, e poi ha deciso di fare una pausa. Secondo lei "è meglio lasciare un progetto incompleto appeso al design wall per alcune settimane, finchè non si trova soluzione ai propri dubbi, per poi riprendere il lavoro quando si hanno le idee più chiare su come continuare.”
@margaret_stamford ha lavorato in tempi molto più stretti: “Ho iniziato questo quilt quattro giorni prima della scadenza, quindi non ho avuto il tempo di affinare la mia idea. Questo esercizio mi ha fatto capire che posso fidarmi di come gestisco un’idea, dal concepimento al completamento, se il tempo per realizzarla è poco."
Qualunque sia il momento in cui condividiamo i nostri esperimenti con l’improvvisazione, questo è sempre apprezzato. @hbeecook lo spiega così: “il gruppo mi dà molta ispirazione e sento che mi fa crescere come quilter. Adoro che il progetto sia internazionale e che connetta persone da luoghi così distanti.”
Anche per @therollingcat_ “l'idea è stata versatile e precisa allo stesso tempo: la galleria di quilt che ne è uscita è una grande gioia!”
Abbiamo chiesto alle partecipanti di raccontarci cosa pensano di avere imparato in questa occasione.
@alsterdeeluxe ha risposto: “ho imparato un sacco di cose! Mescolare casualmente le pezze realizzate può non funzionare: bisogna fare selezione e lavorare con cura. Le parti migliori che hanno trovato spazio nel lavoro finale saranno state la metà di quello che avevo cucito inizialmente.”
@theeightchild ha spiegato: “ogni volta che realizzo un quilt, imparo qualcosa su quello che rende buona una composizione, e alleno il mio sguardo su ciò che riesce a toccare le mie corde. E ho pure fatto pratica con il piedino a doppio trasporto.”
@victorianelson2263 ci ha detto: “finora avevo partecipato poche volte a dei giochi. Ho la sensazione che imparo qualcosa da ogni quilt che cucio, e una sfida mi aiuta ad esplorare aspetti che altrimenti non avrei preso in considerazione. Raramente impiego il blu, eppure mi sono divertita ad usarlo. Questa è una lezione che utilizzerò di nuovo.”
@quiltergardener ha notato che “cucire in modo improv una stessa forma per molte volte è un buon metodo per rendersi conto di quanto sia possibile sfruttare le irregolarità date a tale forma per renderla più interessante. Quando si uniscono assieme molte forme irregolari, l’effetto all’occhio è molto gradevole. Triangoli, quadrati, rettangoli, curve di tipo “drunkard’s path” – ogni blocco della tradizione, quando riproposto in modo improv e ripetuto, diventa più vivo.”
@karinkory ha aggiunto: “quest’esperienza mi ha fatto capire quanto le ripetizioni siano un buon modo per dare un senso di calma al quilt e per renderlo più interessante.”
Una delle cose che ci rendono più felici è il riuscire a facilitare la diffusione dell'improv:
@alsterdeeluxe ci ha raccontato: “questa è stata la prima volta in assoluto in cui ho provato l’improv; non avevo mai usato le ripetizioni come procedura per creare dei pezzi. Penso che sia stato questo ad attirarmi nel gioco, dato che ero interessata ai modi in cui si può interpretare la ripetizione tramite l’iterazione dei gesti.”
Anche @astudillorosales ha scritto che “questa è stata la prima volta in cui mi sono avventurata in questo tipo di cose: ho imparato a fare a meno di pattern e schemi. E proprio lì arriva il bello, dato che non sai come andrà a finire! Sono stata proprio felice di scoprire che il divertimento era lì che mi aspettava. Se quello che stai facendo non combacia, puoi improvvisare ancora. Continuerò sicuramente a divertirmi in questo modo.”
@auroraa1714 lo dice chiaramente: “ogni volta che si prova l’improv viene voglia di farne ancora di più... diamoci il permesso di essere creativi!”
@buttermilk_hill è dello stesso parere: “ho imparato – di nuovo – che l’improv è la mia tecnica preferita”.
Possiamo dire che siamo d’accordo!!!
Ma… cos’è, l’improv, per noi?
@sakura.quilting ha condiviso il suo punto di vista: “Innanzitutto, l’improv non deve essere sgraziato. Cucire quilt in libertà per me significa mantenere comunque l’accuratezza. Inoltre, sono benvenuti cambiamenti in corso d’opera rispetto alle stoffe scelte inizialmente. Questo permette di reintrodurre dei ritagli e aggiustare il tiro per migliorare il risultato.”
@alsterdeeluxe ha scritto qualcosa sullo stesso tema: “all’inizio avevo fatto una scelta di stoffe basata sull’idea che improv significasse lavorare con gli scarti. Per questo avevo provato a impiegare stoffe scelte un po’ a caso, tra quelle ricevute in regalo e quelle che non sapevo come usare in altri progetti. Alla fine ho mantenuto questo vincolo cercando di tirarne fuori il meglio, e per fare ciò ho provato pure a usare come dritto il rovescio di alcune stoffe stampate.”
Ai partecipanti abbiamo anche chiesto cosa avrebbero cambiato del loro lavoro se avessero avuto la possibilità di farlo di nuovo:
“Cambierei la quiltatura. Aggiungerei dei quadrati più grandi per dare calma alla composizione (@victorianelson2263).”
"Userei un unico colore per la quiltatura. La semplicità può dare risultati migliori (@sakura.quilting).”
"Userei una diversa gradazione di colore. Ai quadrati, che sono l’elemento ripetuto, assegnerei un contrasto maggiore (@karinkory).”
"Farei una selezione diversa dei colori blu da includere nel lavoro. Ho usato i ritagli che avevo e non tutti gli accoppiamenti sono stati efficaci. Detto questo, comunque, recuperare i residui di stoffa dà una certa soddisfazione! (@hbeecook)”
“Quel quadrato blu al centro… prima di cucire tutto assieme, l’effetto sul design wall era diverso. Comunque le linee che ho quiltato sopra lo riequilibrano un po’ (@theeightchild).”
Ci verrebbe da dire che certe modifiche vengono in mente solo a lavoro finito e che è normale che sia così. Tutti i quilt prendono un loro significato quando sono giunti a completamento!
Quindi le riflessioni fatte a posteriori possono diventare uno spunto per le prove successive e per prendere coscienza di cosa voler rifare o evitare.
@Pieladyquilts su questo è d’accordo: “Ho realizzato il quilt con stoffe tinte a mano. Ora mi piacerebbe riprovare con delle tinte unite per vedere come cambia l’effetto finale.”
Anche @quiltergardener ha raccolto delle idee: “Mi sono divertita a dare un effetto complementare allo sfondo, cucendovi sopra la stessa forma ripetuta, l’ottagono, in fase di quiltatura. Vorrei farne di più, di lavori così, in futuro.”
@maria_dlugosch ha scritto: “ho usato delle nuove guide per la quiltatura e sicuramente le userò ancora, perchè ne sono stata molto soddisfatta. Questo metodo di quiltatura entrerà a far parte del mio repertorio.”
@hbeecook ha confermato: “sicuramente proverò ancora le ripetizioni. Ora sto pensando ad altre forme da usare quando cucirò i prossimi quilt.”
Ulteriori commenti di quilters che hanno partecipato al gioco e finito prima hanno avuto spazio in un precedente articolo che trovate a questo link.
Ci sono anche altre storie, di quilters che hanno iniziato il gioco e poi intrapreso altre strade per vari motivi. @gigi.v13 ha finito il top e ha deciso di terminare la quiltatura in un altro momento. Qualcuno ha continuato ad inviare i propri lavori anche dopo la scadenza del gioco, come @beckymcneillartanddesign e @patchwerrk; @mari.quilt invece ha preso il concetto di blue repetition e l’ha utilizzato per la realizzazione di un quilt basato su un pattern, che partiva da un disegno composto da sua figlia.
Vi invitiamo comunque ad andare a vederli e ad apprezzarne la bellezza, nella pagina dell'hashtag #blueimprovrepetition e nelle pagine instagram degli autori.
Siamo grate a tutte le persone che hanno comunque partecipato perchè ciò che ci proponiamo è di dare un input.
Congratulazioni a tutti i partecipanti!
Grazie a chi ci segue nel sito; nella pagina @quiltimprovstudio dove potete trovare tutti i quilt completati da chi ha giocato con noi.
Ci vediamo presto con un nuovo gioco! Carla, Giovanna e Paola.