In occasione del lancio del nostro ultimo gioco, Improv Dualism, abbiamo chiesto tramite un sondaggio su Instagram quale fosse il significato del lavorare in modo improv alle persone che giocano con noi. Nelle risposte, abbiamo scoperto molte sensazioni positive in cui ci siamo ritrovate anche noi! Da questa raccolta di commenti, abbiamo creato una nuvola di parole, e indovinate qual è stata la parola più utilizzata? Libertà!

Il nostro modo di approcciare il patchwork di tipo improv si è evoluto nel tempo, grazie anche ai continui scambi di idee con altre appassionate di questo modo di cucire, come voi. In questo articolo abbiamo raccolto le nostre recenti riflessioni.
Il pensiero di Carla: “Dopo molti anni come quilter tradizionale ho abbandonato i pattern e un po’ alla volta sono diventata una quilter improv. Questo significa per me sentirmi libera. Amo partire da un'idea, scegliere i colori e poi le forme. Sono d'accordo con chi dice che i nostri lavori si evolvono con la nostra mente. Non importa come andiamo avanti o quali strumenti usiamo...: improvvisare significa che tutte le possibilità di cambiamento sono aperte fino alla fine! Ciò non significa che non sappiamo dove stiamo andando: ogni tanto controlliamo il nostro lavoro, cercando la coerenza, e ci teniamo pronte a cambiare le cose (anche se sono quasi del tutto fatte) se non siamo ancora soddisfatte. Quello che ci interessa di più è che le persone capiscano che improvvisare non significa lavorare in fretta o con noncuranza: è il contrario! È un processo graduale pieno di passaggi difficili, ma il risultato è qualcosa di completamente nostro! Sono orgogliosa di definirmi una Improv Quilter”.
Aggiunge Giovanna: “Credo che l'improv, nato dalla voglia di libertà e di uscire dagli schemi tradizionali (niente regole, niente righelli, forme non necessariamente precise ecc.) sia diventato, nel tempo, un modo per esprimere e sperimentare la propria creatività personale, e si è quindi suddiviso in più stili che non hanno, al momento definizioni precise. Così, l'improv è diventato un grande contenitore dalle mille varianti. Cosa hanno in comune? Credo che la cosa fondamentale perché un quilt possa essere considerato improv sia il "modo" in cui è realizzato. È un processo fatto di decisioni prese gradualmente, di un percorso che prende varie direzioni prima di arrivare alla fine. Una costruzione del quilt fatta "in itinere".
Di secondaria importanza e del tutto personali, per me, sono le decisioni su quali strumenti utilizzare, se lavorare con o senza intenzionalità, se stabilire limiti o regole, se seguire o meno principi di design. Quello che vediamo nell'hashtag #improvquilting , sono molti tipi diversi di quilt. A volte riconducibili a stili creati da artiste note nel settore ma il più delle volte frutto di sperimentazioni di singole quilter che stanno creando o cercando di trovare il loro personale stile improv. Un interessante stile in continuo movimento ed evoluzione!
Per Paola le cose stanno così: “L’improv è molto di più del solo usare forme irregolari. Per me l’improv è un metodo compositivo che consente di distribuire le scelte di composizione lungo tutto il percorso di lavoro. Questo permette l’emergere di elementi che faranno parte del quilt, che si vogliono rinforzare, lasciando comunque la possibilità di trasformarli ancora successivamente. Fissare la composizione con un disegno scelto fin dall’inizio dà risultati diversi. Non è facile rimanere fedeli al metodo della improvvisazione per tutto il percorso. Ad esempio, se si usano foto promemoria delle posizioni intermedie scelte per alcune pezze di stoffa, si potrebbe andare verso una conclusione che dà una sensazione più guidata. Comunque, i modi di fare improv sono numerosi, al punto che è difficile racchiuderlo in una definizione unica. Tra le varie interpretazioni del fare improv, quella che preferisco in questo periodo è considerarlo uno strumento per esercitarsi nella composizione in modo continuo, come nei giochi promossi da @quiltimprovstudio, che possono essere letti come esercizi a tema. E se ogni gesto dell’improv fosse un piccolo atto di design? Un modo per allenare occhio e mente a rispondere all’esperimento appena fatto e decidere come continuare? Mi piace parlarne con altre persone che cuciono, in uno scambio alla pari, sentendomi tranquilla durante i nostri giochi, perchè non sono gare. La creatività può essere allenata in modi specifici: ogni metodo ha la sua dignità, e può differire da altri processi creativi. Nella musica Jazz la presenza dell’improvvisazione ha un riconoscimento ufficiale, valorizzato da rituali come gli assoli che i vari musicisti improvvisano a turno, fino a portare all’abilità di improvvisare in gruppo. Spero che le nostre discussioni sull’improv nel patchwork lo mantengano libero da definizioni troppo strette, come un giovane irrequieto!”
Potete unirvi al gioco in corso: Improv Dualism , iniziando in qualunque momento, l’unica data fissa è la scadenza del due luglio 2023 per la pubblicazione del quilt finito. Nel frattempo, potete seguire i lavori su cui si stanno cimentando altre persone che vi partecipano, guardando la pagina Instagram della hashtag: #qisdualism . E se dovete ancora trovare un motivo per provare l’improv la prima volta, fatevi ispirare dalle risposte al nostro sondaggio su cos’è l’improv:
- libertà
- immaginazione
- scoperta
- nè regole nè righelli
- avventura
- progettare al volo
- puoi fare quello che vuoi
- ...lasciati sorprendere dal risultato
- giocare con un tema prestabilito
- lasciare che le decisioni siano guidate dalle sensazioni del momento
- recuperare i piccoli ritagli
- infinite opzioni tra cui scegliere
- libertà di giocare
- errori piacevolmente utilizzabili!
- stupirsi del risultato
- ...inventare tutto sul posto
- ...nessuno può dire che è sbagliato
- infinite opzioni tra cui scegliere...
- perdersi nella creatività
- niente stress
- l'imprevedibilità del processo
- per esplorare e provare nuove idee
- il senso di anticipazione... guardando evolvere il lavoro
- la concentrazione
- tagliare senza misurare
- mescolare e combinare le forme
- non sapere dove andrà a finire
- mi fa sentire creativo
- posso usare quello che ho
- puoi seguire il tuo intuito