“Energia circolare” by @mari.quilt
“Pink meets Black and White” by @maria_dlugosch
Siamo giunti alla fase finale del nostro gioco improv, basato sull’uso di bianco e nero, e abbiamo chiesto ai partecipanti che hanno pubblicato il loro lavoro finito nell’ultima fase di gara, se lavorare in bianco e nero è sembrato loro diverso rispetto a cucire con altri colori, e perchè.
Cityscape” by @alsterdeeluxe
“Let it flow” by @sakura.quilting
La prima risposta che abbiamo ricevuto è stata quella di @emmafassio, che ha affermato: “Penso che comporre con bianco e nero sia diverso rispetto ad altri colori, perché il loro contrasto è netto e spesso li percepiamo come opposti anche a livello di emozioni e sensazioni. Indossare un abito bianco ha un significato, indossare un abito nero ne ha un altro. I colori sono percepiti diversamente nelle varie culture, ed è un tema affascinante da esplorare. I forti contrasti possono spaventare, creare quasi timore. E lavorare a questo progetto è stato uno stimolo per affrontare anche le idee e preconcetti che potrei avere sul significato dei colori e la loro interpretazione emozionale''.
@vazquezurbez ci ha scritto in maniera concorde: “Lavorare in bianco e nero è completamente diverso dal cucire con altri colori. Ombre o livelli di grigio non sono disponibili, hai solo i colori estremi puri. Come unica fonte di variazione ho introdotto le stampe, cosa che non faccio di solito e che mi ha permesso di sperimentare al di fuori della mia zona di sicurezza. Beh, le sfide servono anche a questo, vero?”
Subito dopo, ci è arrivato un parere opposto da @mari.quilt : “Lavorare il mio pannello bianco e nero con un tocco di rosso non mi è sembrato diverso che farlo con altri colori; ho scelto i tessuti e sono partita con l'idea di fare un pannello che esprimesse circolarità. Ho iniziato con dei quadrati che hanno cambiato forma un po' alla volta. Il mio stato d'animo quando lavoravo decideva se più bianco o più nero. Trovo che questi colori esprimano potenza: evidenziano le linee, sono due colori pieni di forza.”
@maria_dlugosch ha mandato un messaggio simile: “Non vedo alcuna differenza tra il bianco e nero e gli altri colori, per quanto riguarda l’impatto sul modo in cui cucio.”
@annscott8888_fiber_arts ci ha spiegato: “Mi sono divertita molto a comporre il mio lavoro sulle luci notturne per il gioco in bianco e nero. Di solito uso molti colori, quindi, limitare la mia palette al bianco e nero mi ha costretta a concentrarmi unicamente sugli aspetti del design, come le forme, le sovrapposizioni, i contrasti, senza che ci fossero colori a portare distrazioni. Ho cominciato a cucire durante questa pandemia, quindi ho ancora molto da imparare, e questo gioco mi ha dato l’occasione di provare qualcosa di nuovo.”
@sakura.quilting ha riflettuto sul ruolo di ogni elemento compositivo: “Improvvisare con bianco e nero porterà sempre ad un risultato molto grafico e di impatto grazie al forte contrasto. Se si aggiungono stoffe stampate in bianco e nero, o altri colori, questo effetto si smorza. Per questo, nel momento in cui c’è stato il questionario su come organzizare il gioco, ho espresso la mia preferenza per l’aggiunta di stampe. Con questi materiali, alla fine, nel cucire in bianco e nero, l’elemento che avrà il maggior peso saranno le forme scelte.”
@alsterdeeluxe si è spinta all’essenziale: “Mi sono davvero divertita a fare improv in bianco e nero, perchè ho potuto dare peso alla composizione e al contrasto proprio come piace a me. Ho fatto le prove fissando le pezze nere da includere nel disegno, su una parete che fungeva da sfondo bianco: in questo modo la composizione è emersa molto rapidamente.”
@densyendehimmel ci ha fatto notare le conseguenze che il bianco e nero hanno sul resto del lavoro: “Il bianco e il nero sono diversi perchè fanno risaltare meglio gli altri colori che verrano aggiunti.”
Maria Luisa Rosatti ha cucito la composizione che successivamente è stata quiltata da @thecultofquilt: in questo modo ha partecipato al nostro gioco con un quilt a quattro mani. La sua esperienza è stata questa: “Lavorare in bianco e nero mi ha dato la sensazione di un lavoro che va in profondità, specialmente con il colore tutto nero, per poi avere un bianco che risalta”.
@zehralina_quilts ci ha fornito un bel riepilogo: "Lavorare in bianco e nero è liberatorio per l’azione creativa. Non ci sono energie spese nel pensare quale colore si abbini meglio al resto.
Ho sperimentato una libertà totale nel focalizzarmi su forme, angoli e connessioni. Mi sono completamente immersa nell’essenza della superficie da lavorare. Per quanto fare patchwork in modo improv mi offra sempre delle sorprese, cucire in bianco e nero aumenta questo effetto in modo esponenziale. Ridurre i colori nella palette aumenta le possibilità di dar struttura.”
„Angelika“ by @zehralina_quilts
“Im-perfect love: The Four of Us” by @emmafassio
Abbiamo posto anche un’altra domanda a chi ha partecipato: Quando finisci un lavoro improv, cosa ti fermi a guardare, per riflettere sul tuo lavoro?
@emmafassio ha risposto così: “Quando finisco un lavoro improv mi fermo ad ascoltare e percepire le emozioni che mi trasmettono, se sono sulla stessa linea d'onda del messaggio o interpretazione che volevo dare all'idea.”
@mari.quilt, stavolta concorda: “Quando termino un lavoro guardo l'insieme, se è ben eseguito, se esprime quello che volevo fare, ma soprattutto che sensazioni mi da mentre lo guardo.”
Il parere differente invece è arrivato da @maria_dlugosch: “Non mi soffermo ad analizzare i miei lavori: o mi piacciono, oppure no. Non ci sono storie complesse dietro i miei lavori: cucio in modo intuitivo, non mi chiedo perchè lo faccio. Mi gusto il piacere di fare patchwork.”
@sakura.quilting invece ha una lista completa di domande da farsi. “Quando completo un quilt di tipo improv, controllo i seguenti aspetti: per primo, vedo se mi piace l’insieme e il suo impatto visivo; poi mi chiedo se ho imparato qualcosa mentre lo facevo; terzo, cerco spunti o memorie suggerite dall’immagine ottenuta, per vedere se riesce a trasmettermi qualcosa; infine, ripercorro le regole adottate per controllare se le ho rispettate fino alla fine.
E c’è un’altra cosa che secondo me è interessante quando si analizza un quilt di tipo improv: credo che il valore del lavoro svolto aumenti, in caso di errori fatti lungo il tragitto. Dato che gli errori permettono di imparare, posso scegliere di correggerli prima di completare il quilt, o accettare di conservarli all’interno del risultato finale.”
Anche @alsterdeeluxe si pone delle domande sulle regole usate: “Valuto quanto il pezzo si avvicina alla visione che avevo avuto all’inizio (cosa che probabilmente non corrisponde ai principi dell’improv...); credo che in questa occasione ho rispettato perlomeno le intenzioni che avevo alla partenza: creare una composizione dalla geometria pulita.”
@vazquezurbez controlla se è soddisfatta, già prima di aver finito: “Quando ho completato la composizione di un top, controllo che siano bilanciati i colori, le forme, l’insieme. Naturalmente devo essere convinta del risultato prima di passare alla quiltatura, altrimenti riprendo il lavoro e lo modifico finchè il bilanciamento non è ottenuto.”
Se ancora non vi siete fatti un’idea di cosa osservare a fine lavoro, una lista completa ve la suggerisce @annscott8888_fiber_arts : “Adoro il fatto che il patchwork ci sottopone dei problemi da risolvere. Spendo molto tempo a controllare la costruzione del mio quilt mentre si sviluppa sul design wall. Le domande che mi pongo, sia in corso d’opera che al termine, sono queste. Il design è bilanciato? Ci sono dei motivi che si ripetono e si collegano tra loro? la composizione ha una sua logica interna? C’è coesione? La misura dei moduli funziona? In che punto viene attirato lo sguardo? Il mio stile improv è aggraziato o suona storto come un principiante? Ci sono degli elementi del disegno che sorprendono? Ho lasciato abbastanza spazio nello sfondo e nello spazio negativo, per far respirare il lavoro? (Eh, questa è una delle più difficili per me!) E la quiltatura che ruolo ha avuto: si abbina alle forme sottostanti, o le trasforma?”
Per @densyendehimmelsu questo tema, sono orientate al futuro: “Guardo sempre un mio quilt completato, per trovare quello che vorrò far meglio nel mio prossimo lavoro.”
@zehralina_quilts è d'accordo: “Mi soffermo per un po’ sul mio lavoro finito, per scoprire forme emerse a sorpresa, da riutilizzare nel mio quilt successivo.”
“Nightlights” by @annscott8888_fiber_arts
“Punk” by @densyendehimmel
Il gioco è ora giunto al termine. @alsterdeeluxe ha ammesso: “Avere la pressione di una scadenza mi ha fatto fare lo sprint finale: ho completato il quilt alle 23.00 dell’ultimo giorno di gara!!”
Con l’occasione di questo gioco, alcuni partecipanti hanno costruito quilt di grandi dimensioni. Siamo onorate di sapere che gli elementi che proponiamo per la composizione, entrano a far parte di progetti di più ampio respiro! Alcuni di questi sono giunti a buon punto poco dopo la scadenza, merita andare a vederli per cui ve ne segnaliamo i link: @therollingcat ha cucito un quilt da 150 cm, e @susanjgrant ha continuato ad accrescere il lavoro più di quanto pensato inizialmente. Potete ripercorrere il lavori dei partecipanti sulla pagina Instagram dei lavori in corso con l'hashtag dedicata: #improvblackandwhite, e ritrovare la galleria dei quilt completati sul profilo di @quiltimprovstudio .
Grazie a tutti, è stata una splendida occasione per riflettere ed imparare dai vostri esempi improv. Ora stiamo già pensando al prossimo gioco: seguiteci e ne vedrete delle belle!
“Transitions” by @vazquezurbez
“Crocodile chess”, pieced by Maria Luisa Rosatti, quilted by @thecultofquilt