Il 6 maggio abbiamo avuto la grande opportunità di essere le "ospiti speciali" dell'incontro Zoom di Modern Fusion e Beyond Borders, due gruppi della Coalizione di Membri Individuali della  Modern Quilt Guild. Abbiamo raccontato la nostra storia, e abbiamo pensato di condividerla con voi.

Quilt Improv Studio si racconta 

Utilizziamo i social da molti anni, ci piace l'idea di una comunità virtuale che abbatte le distanze e le barriere. Nel 2019 abbiamo iniziato a seguirci sulle nostre pagine Instagram.

Vivendo in 3 città diverse: Trieste, Venezia e Roma, l’aiuto di Internet, Zoom e Whatsapp sono essenziali per tenersi in contatto.

A gennaio 2020 Giovanna e Paola avevano dei progetti in comune: andare al Praga Patchwork Meeting e l'idea di organizzare una mostra di quilt di tipo “improv” a Trieste. Essendo due quilter che lavorano con uno stile molto diverso, hanno deciso di giocare insieme in una sorta di sfida. Hanno deciso di utilizzare due punti di partenza in comune: i quilt dovevano avere la stessa tavolozza di colori e le stesse dimensioni finali, questo per vedere dove le avrebbe portato la loro diversa creatività. Il “Kona cotton” dell’anno che era un verde chiamato “Enchanted”, doveva essere il colore predominante.

Una delle caratteristiche dell'improv patchwork è che ognuno è libero di lavorare come vuole e che partendo dallo stesso punto i risultati saranno totalmente diversi. Questa idea ci piace tantissimo! Vedere la bellezza nelle differenze, vedere la creatività l'uno dell'altro ma con qualcosa in comune che crea una connessione fra le cose.

Altro punto concordato insieme è stato quello di pubblicare su Instagram alcune piccole anticipazioni delle varie fasi della lavorazione.

All’improvviso però, appena erano stati terminati i quilt, è iniziata la Pandemia e in pochi giorni il mondo intero si è fermato. Tutti conoscono le paure e le sensazioni che abbiamo vissuto in quei giorni. Tutti i nostri sogni e piani sono stati cancellati in pochi giorni. Dopo qualche giorno, durante un incontro su Zoom dove Paola parlava di improvvisazione, abbiamo finalmente incontrato Carla, anche se solo virtualmente sullo schermo. Durante l'incontro eravamo le persone che hanno interagito di più, quindi la nostra conversazione è proseguita la sera su una chat, trovando molti punti di vista in comune. Giorno dopo giorno le idee si moltiplicavano, cercavamo qualcosa che ci distraesse dalle preoccupazioni, per passare il tempo in casa e fare ciò che amiamo di più: cucire. Quindi, dopo un primo momento di confusione abbiamo deciso di reagire al momento difficile che stavamo vivendo. Abbiamo preso l'idea iniziale di cucire utilizzando gli stessi input, la stessa tavolozza e fare un gioco fra noi tre.

Visto che avremmo usato Instagram ci siamo chieste: perché non condividere il nostro gioco con tutti quelli che vogliono unirsi? Sarebbe interessante vedere la bellezza creata dall'eterogeneità delle opere. In poche settimane abbiamo creato il nostro progetto virtuale, abbiamo trovato un nome, abbiamo scelto la parola “Studio” con il doppio significato: un modo per imparare e un luogo virtuale dove incontrarsi. Abbiamo costruito da zero un sito web, abbiamo scritto articoli, fatto le foto, abbiamo aperto un account Instagram e il nostro primo post con il lancio del gioco è uscito a giugno. Abbiamo semplicemente scritto: “Orange summer challenge sta arrivando, raccogli tutti i tuoi tessuti arancioni e gioca con noi”. Siamo state contente e sorprese quando persone da tutto il mondo hanno iniziato a giocare con noi, molte di loro hanno giocato quasi ad ogni sfida e le consideriamo ormai come delle amiche. Con la fine delle restrizioni dovute al Covid siamo riuscite ad organizzare la mostra che inizialmente volevamo fare a Trieste, abbiamo avuto la possibilità di incontrare alcune delle nostre partecipanti, prima fra tutte, mentre eravamo in Francia, la cilena Maria Paz e altre amiche sia ad Abilmente Vicenza che a Verona Tessile! Recentemente abbiamo conosciuto alcune delle partecipanti italiane durante una "giornata di cucito improv” che abbiamo organizzato a Venezia, è stato davvero emozionante cucire tutte insieme usando, anche questa volta, uno stesso spunto comune!

Giovanna, Maria Paz, Paola

Stiamo portando avanti questo progetto "no profit" ormai da tre anni, e attualmente si sta svolgendo il settimo gioco, "Dualism" su Instagram. Non siamo collegate, come gruppo, a sponsor, negozi o associazioni. I nostri giochi non hanno vincitori, premi o omaggi. Ognuno gestisce la propria tempistica di lavoro (no stress!), chiediamo solo di rispettare la scadenza per pubblicare su Instagram tutte le foto dei quilt finiti.

Vogliamo dare spazio e visibilità a chiunque ama già, o voglia avvicinarsi all'improv patchwork e creare un senso di comunità.

I nostri partecipanti lo sanno, sono molto motivati e determinati e vediamo che alcuni di loro hanno iscritto i loro lavori a competizioni locali o mondiali con buoni risultati! Altre persone ci motivano a continuare attraverso i loro messaggi e riscontri positivi. Questo è per noi davvero soddisfacente e ci gratifica per tutto il lavoro che svolgiamo con passione.

...per ora è tutto!

Giovanna, Carla e Paola

Rieccoci qua! 

Durante l’attesa per l’inizio del nuovo gioco, abbiamo notato che qualcuno dei partecipanti alle nostre iniziative aveva riscoperto il precedente gioco sul colore arancione e aveva deciso di cimentarsi anche con quello. Splendida idea! La descrizione dei giochi che proponiamo è sempre presente sul sito e può fare da spunto in ogni momento! 

Ma torniamo al punto. Questo è il momento di presentare il nostro nuovo gioco!

Dopo molte gradazioni di arancione e di blu, abbiamo pensato di cimentarci con qualcosa di più drastico, con un forte impatto grafico e visivo: il bianco e nero. Sappiamo che questa combinazione può essere amata o detestata, ma quello che vogliamo fare ora è: fermarci un momento, pensare a come uscire dalla zona di comfort, esplorare qualcosa di diverso e migliorare le nostre abilità.

Le possibilità di espressione sono molte, per cui non ci saranno regole che limitino gli elementi del design su cui focalizzarci: potrete scegliere liberamente il modo in cui improvvisare! Cucire in bianco e nero è un’ottima occasione per scegliere il proprio segno grafico, per fare esperimenti con il ritmo, e per pensare alla composizione. Suggeriamo di provare molte posizioni degli elementi cuciti inizialmente, ad esempio usando il design wall e scattando più foto delle diverse composizioni possibili, così da condividerle poi su Instagram e continuare nel nostro intento di condivisione e confronto.

Vogliamo farvi sapere che abbiamo introdotto una differenza rispetto ai giochi precedenti. Riguarda la misura del quilt con cui partecipare: avrà una limitazione solo nel minimo, un quadrato di circa 60x60 centimetri, ma per il massimo potrete decidere voi: una nuova caratteristica del gioco che permette di realizzare quilt utilizzabili, poi, in modi diversi.

Come nel gioco precedente, alcune regole verranno scelte assieme alle persone interessate a partecipare. Nei prossimi giorni verranno pubblicati due sondaggi tramite le storie Instagram del profilo @quiltimprovstudio : tenete d’occhio le novità, esprimete la vostra preferenza e create il gioco che più vi piace!

Infine vi lasciamo alcuni link con cui potersi ispirare:

 https://aquilterstable.blogspot.com/2015/11/the-minimum.html

https://www.flickr.com/photos/piece__of_me/9115889971/in/photostream/

https://www.flickr.com/photos/floribunda52/4023440544/in/photostream

 https://www.flickr.com/photos/artisania/28768739174

Troviamo inoltre interessante questo video-tutorial di Rebecca Bryan sulle curve improv, nel quale utilizza stoffe bianche e nere:  https://www.youtube.com/watch?app=desktop&v=6wcvHMB6tP0

 

Dopo l’esito dei sondaggi, troverete la definizione completa del gioco in una pagina dedicata del nostro sito .

Buon divertimento, restate al sicuro e cucite con noi!

 

Giovanna, Carla e Paola

 

Sapete che questo nostro “studio” virtuale vuole essere un luogo di incontro per imparare o esercitarsi insieme condividendo le nostre esperienze personali. Abbiamo quindi posto delle domande ai primi partecipanti del gioco Siamo arrivati alla fine del gioco Blue Improv Repetition, che ci hanno sorpreso finendo in tempi brevissimi il loro quilt.

Le domande poste sono incentrate sulle varie fasi di lavorazione e sulle personali preferenze del processo creativo. Abbiamo iniziato dalla scelta della palette: avendo un colore già fissato, come avete deciso di accostare gli altri?

@quilter_man58 è partito già con un’idea precisa di cosa voleva realizzare: delle “galassie lontane”. E’ stato così guidato dal titolo e ha scelto i colori presenti nell'universo: il giallo, il rosso, l'arancio, il bianco e il nero, tutti presenti nei pianeti, nel sole, nella via lattea.

@patchbri ha invece tirato fuori tutti i blu che aveva, rimanendo meravigliata di quanti fossero!

@silviafic8 è venuta subito in mente la stoffa gialla che ha usato. Era un pezzetto che teneva da parte per una cosa speciale perché le piace molto.

@blabshandgemacht,che al momento si trova a vivere in un paese molto lontano dal suo, ha usato gli scraps blu che ha portato con sé, li ha uniti a camicie strappate e avanzi di altri progetti, riuscendo a creare una bella selezione per il nostro mini quilt.

@morphea80 non usa molto spesso il blu nei progetti dei suoi quilt. Ma questa volta doveva essere blu. Per fortuna aveva un po' di blu grigiastro nella sua scorta e ha deciso di aggiungere un po' di verde, rosso scuro, giallo e bianco, perché questa combinazione di colori le ricorda una frizzante giornata di sole autunnale.

@nensipamela dice che ultimamente il blu e i suoi derivati la ispirano molto, ma pur non essendo il suo colore di prima scelta (lo sono i derivati del viola) ha comunque accumulato una serie di tessuti nelle sfumature del blu e verde acqua che aspettavano solo di uscire dalla loro scatola. Così è stato facile per lei attingere a questi colori, forse un po' a caso, ma cercando di realizzare un mix piacevole agli occhi.

@aquilterstable ha scelto la palette basandosi sulla sua esplorazione del "Classic Blue", il colore Pantone dell'anno 2020. Ne ha anche parlato in un articolo sul suo blog! Lo trovate al seguente link . Anche se ha pensato di aggiungere altri colori, ha deciso di attenersi alle sfumature di blu, dal più chiaro al più scuro.

La palette blu è sempre stata una delle preferite di @mariurbezg. Così, quando ha visto che il nuovo gioco sarebbe stato intorno ai tessuti blu, ha deciso subito di partecipare, ma le serviva un altro colore per dare più luce al quilt. Per quello ha scelto un fucsia brillante. 

Già da queste prime risposte capiamo la varietà e la libertà che c’è nell’improv: si possono utilizzare i colori preferiti, lavorare con quello che si ha a disposizione aggiungendo anche stoffe non strettamente nate per farne un quilt, e ci si può anche inventare un blu non convenzionale.

Il secondo parametro del gioco era utilizzare una forma a scelta, ripetendola e modificandola a piacere. Anche qui si procede con modalità diverse, andiamo a scoprire come hanno progettato il loro lavoro i nostri amici e amiche in questo contesto: vedrete come è vario il modo in cui ciascuno forma la propria visione!

@quilter_man58, per la forma ha preso ispirazione dalle stelle e da tutte le forme presenti nel cosmo, con le proprie deformazioni dovute ad esplosioni, collisioni e fusioni.

@patchbri ha cominciato a fare degli schizzi e così è arrivata alla lettera A, l'iniziale dei nomi dei suoi nipoti. Ha continuato facendone altre fino a che è arrivata a quello che voleva realizzare.

@silviafic8 ha deciso prima quale sarebbe stata la forma da ripetere: delle strisce. Nel momento di decidere il layout ha pensato che posizionarle in orizzontale o verticale sarebbe stato scontato, quindi le ha cucite in diagonale. Ha realizzato 4 blocchi nello stesso modo.

@blabshandgemacht, ci ha scritto che una volta ha visto un motivo molto geometrico sullo sfondo di un video. Ispirato da ciò, ha abbozzato alcuni modelli dalla sua mente in modo che potesse funzionare per un quilt in futuro. Si trattava solo di rettangoli di molte dimensioni diverse. Proprio i criteri per questo gioco! 

@morphea80 ha detto che, poiché alcuni tessuti erano già tagliati a strisce, ha deciso di utilizzare questa forma per giocare. Come sempre, quando fa improv, ha cucito senza avere un piano, ha invece scelto una tecnica con cui lavorare. In questo caso ha iniziato con due pezzi di tessuto più grandi cuciti insieme con una striscia di colore diverso. Ha quindi tagliato questo blocco una volta, girato un pezzo di 180 gradi e unito entrambi i pezzi di nuovo, stavolta con una striscia contrastante in mezzo. Questo l'ha ripetuto un paio di volte: ed ecco che è emersa la sua composizione.

Per @nensipamela la scelta della forma da ripetere è stata la parte più sofferta. Nella mente ne sono nate parecchie, ma nel momento in cui si è messa al piano di taglio, nessuna di loro le è stata utile. Ha iniziato a tagliare ed assemblare, formando al principio dei piccoli blocchi che poi ha tagliato più volte. I blocchetti che ne sono usciti sono diventati la forma da ripetere. Anche il processo di ripetizione è stato un processo improv... ad un certo punto il pezzo le è sembrato terminato, e così ha finito.

@aquilterstable ama le strisce improvvisate, e ha avuto l'ispirazione di usarle di nuovo dopo aver terminato il suo recente "Vista Toscana". Ha continuato a esplorare il concetto di strisce che "avvolgono" un altro segmento di strisce. Ha ripetuto il concetto di avvolgimento più volte mentre giocava con scale diverse.

@mariurbezg ha iniziato a giocare con le curve, le adora sempre. Ha deciso che avrebbe dovuto lavorare con delle ellissi, anche se la prima idea erano stati i cerchi e alla fine è stata molto contenta di aver fatto questo cambiamento.

L’ultima domanda era più rivolta a conoscere le preferenze fra le varie fasi di creazione di un quilt. Anche se è un hobby, o per qualcuno un lavoro, non è detto che sia sempre tutto divertente, ci sono delle cose che amiamo fare e ci divertono, o rilassano, e altre che proprio vorremmo evitare. Vediamo cosa ci hanno risposto al riguardo:

@quilter_man58 non ha momenti che ama di meno nel processo creativo, però quelle che apprezza e lo gratifica di più sono la costruzione delle forme e la quiltatura.

Per @patchbri è sempre difficile trovare cosa fare, da dove cominciare, e come interpretare i punti di partenza. Una volta trovato tutto ciò, è relativamente facile proseguire il lavoro.

@silviafic8 ama soprattutto immaginare, pensare come potrebbe essere il risultato, subito dopo dopo aver scelto le stoffe. Perché improv sì, ma non completamente: pensa al senso che vorrebbe dare al lavoro. In realtà poi può succedere che, in fase di realizzazione, venga fuori tutt'altra cosa rispetto all'idea iniziale. Quello che ama di meno è tagliare e cucire.

@blabshandgemacht, dice che le è piaciuto molto esaminare i suoi tessuti e scegliere i colori, soprattutto come giocano bene insieme. Non le piace la dimensione ridotta della trapunta perché non capisce la funzionalità di un quilt così piccolo. Questo è il motivo per cui l'ha chiamato "UND NUN" (e ora) dato che non sa per cosa usarlo se non guardarlo (ma aggiunge che guardarlo è un piacere).

Per @nensipamela la parte preferita del processo creativo è la scelta della palette. Solitamente parte da un colore che in quel momento la ispira e dal quale amerebbe essere circondata. In questi anni ha avuto la fortuna di visitare paesi nordici, che la stanno influenzando e trasportando verso una scelta di colori freddi e luminosi. La parte che ama di meno del processo creativo è riuscire ad abbinare il colore scelto ad una forma che lo riesca a valorizzare.

Immaginare il risultato, mentre sta procedendo con la lavorazione, è specialmente divertente per @aquilterstable. A volte rimane "bloccata" nel processo e fa fatica, per cui si ferma a pensare alle varie possibilità anche per dei giorni. Ma alla fine sono proprio quelle riflessioni a farla andare avanti.

La quiltatura di solito gioca un ruolo diverso dalle altre attività, nelle nostre preferenze. Ed è curioso notare come ciascuno di noi può vederla in modo diverso: leggete qui!

@morphea80 ci racconta che che la parte che più le piace è scegliere la tecnica prima di iniziare a cucire, e poi adora cucire insieme i pezzi di stoffa. Non le piace molto la parte relativa alla quiltatura, perché si annoia facilmente, ma con una mini trapunta anche la quiltatura va bene!

@mariurbezg ha avuto dei problemi a cucire insieme le curve più strette anche se alla fine è riuscita a gestire il tutto e quindi quella è stata la parte che le è piaciuta di meno. La sua parte preferita è la quiltatura. È sempre bello lavorare con piccole trapunte in cui si ha più libertà di selezionare un pattern complicato per il quilt. 

Il gioco Blue Improv repetition continua, ed è possibile inviare immagini dei propri lavori fino al 10 gennaio 2021. Una bella occasione per riempire le giornate di vacanze natalizie!

Per il momento vogliamo concludere ringraziando i nostri amici e amiche che hanno già partecipato, per la disponibilità che hanno dato nel rispondere alle nostre domande, aiutandoci così a conoscerci a vicenda, a crescere come gruppo. Un gruppo spontaneo, libero e aperto, accomunato dalla stessa passione, dalla voglia di provare, di mettersi in gioco. Anche se siamo in un periodo particolare, che può aumentare le distanze, ci sembra prezioso avere delle occasioni per condividere questi piccoli momenti, pur se solo virtuali.

A presto!

Giovanna, Carla and Paola.

 

Il tema della ripetizione mi ha fatto venire in mente un quilt ordinato. Con variazioni di colore e di misure dei blocchi che aiutano a dare vivacità ad uno schema statico. Cosa può succedere nell'improv non essendoci misure precise, né tagli perfetti da dover utilizzare?

Subentra la deformazione, la similitudine, ma non l'uguaglianza (cosa poco probabile da realizzare a mano libera). La ripetizione cromatica può essere un aiuto, ma se non si utilizza il colore in maniera sistematica nei vari blocchi quale sarà il risultato? Queste le prime considerazioni e domande che mi sono posta prima di iniziare il gioco Blue Improv repetition. Ho deciso che avrei provato a fare un quilt “improv” senza intenzionalità aiutandomi con un ulteriore parametro, oltre a quelli dati da colore e forma, e cioè : il tempo, cercare di lavorare velocemente, agire d’istinto senza una idea iniziale predefinita. Questa è una cosa non usuale per me che solitamente prendo decisioni passo passo e mi prendo diverso tempo soprattutto in fase di definizione della composizione sulla design wall. Ma visto che è un gioco, giochiamo e sperimentiamo.

 

Ho quindi scelto la palette e la forma di base, il rettangolo. In breve successione ho poi tagliato delle strisce, cucite, assemblate, ritagliate e in poco tempo ho finito il mio top. Solo lì mi sono fermata a guardarlo, per vedere il risultato nella sua interezza. Il passo finale è stato quello della scelta di un titolo. Anche Paola ha raccontato come da’ i titoli ai suoi quilt in un articolo  presente in questo blog.

Perché dare un titolo? Per identificarlo? Per dare un significato? Entrambi direi. Quindi, quando si ha un'idea da trasmettere ben precisa, solitamente è un lavoro abbastanza facile. Ma in questo caso specifico, quando si parte senza idee iniziali come poter scegliere un titolo? Quando si osserva un’immagine, istintivamente, il cervello cerca di riconoscere un “qualcosa”, una forma conosciuta, o che in qualche modo sia associabile ad una cosa definibile. La prima cosa che mi è venuta in mente è stata una bella stoffa tartan scozzese quindi “Improv tartan” mi sembrava un titolo azzeccato. Ma non mi sono accontentata della prima impressione e ho voluto chiedere anche a mio marito e ai miei figli. La domanda è stata: cos’è secondo te? Cosa ti fa venire in mente? Mi sono sentita un po’ come l'aviatore del piccolo Principe quando da bambino fa vedere il disegno del boa che aveva mangiato l'elefante e gli adulti lo scambiano per un cappello. Le risposte sono state: un hashtag, un videogame, una gabbia. Interessante direi! Ognuno ha elaborato l’immagine a modo suo, in base a conoscenze, esperienze, preferenze. Percezione, psicologia, neurologia si fondono insieme e trasmettono un risultato diverso per ognuno di noi, sollecitate da un qualcosa che è nato per caso e non ha in realtà un significato predefinito. Lo trovo affascinante! Chissà che risposte avrei chiedendolo a più persone. Quindi, oltre al fatto che sono incappata in un argomento da approfondire, le neuroscienze, ho trovato il titolo per il mio quilt: “Percezioni”.

Avrei potuto usare il famoso: “senza titolo”, ma non mi piace, lascia un vuoto e crea una specie di distacco fra l’autore e chi guarda, anche se può essere sempre un modo per dire : “scegli tu, è quello che credi che sia”. Ed ora...buon divertimento a voi!

Come forse già sapete, uno degli obiettivi che ci siamo poste con il progetto Quilt Improv Studio è quello di migliorare le nostre capacità tecniche o abilità per creare uno stile personale, farlo divertendosi, cercare di conoscere e riunire quilters che abbiano interesse e che vogliano condividere l’esperienza con altri. Durante una delle nostre videochiamate abbiamo cominciato a parlare di “forma e ripetizione” (Paola ama già usare le ripetizioni nei suoi quilt, Carla invece ha scritto un articolo sulla magia delle forme che cambiano continuamente nei caleidoscopi). Da qui è partita l’idea per il nostro secondo gioco. Perchè non giocare con le forme? Ruotandole, ingrandendole, rimpicciolendole o trattandole in qualunque altro modo vi venga in mente? La ripetizione è uno degli elementi di design, ricorrente in molte forme d’arte, nella fotografia e anche nel patchwork, sia tradizionale che moderno. Serve a dare un ritmo ed è un modo per creare unità. Come la potremo usare nell’improv? Le possibilità per esprimere la propria creatività sono infinite e speriamo che anche questa volta vogliate giocare con noi (o inizierete a farlo!).

Ora che vi abbiamo anticipato quale sarà il tema del nuovo gioco: “Improv repetition” potete iniziare a pensarci; dal primo ottobre vi proporremo dei sondaggi su instagram per decidere insieme altri aspetti del gioco (sì, ci piace rendervi partecipi).
Quindi… tenete d’occhio le “storie” di @quiltimprovstudio e rispondete alle domande che vi proporremo nei sondaggi dall'1 ottobre!  

Le regole sono poche. Una volta finiti i sondaggi, le troverete nel nostro sito. Sappiate già che quello che piace a noi (ed è anche stato apprezzato dalle precedenti partecipanti) è la condivisione delle foto in fase di lavorazione, magari corredata da qualche frase attinente il processo creativo. Il tutto, ovviamente, si potrà fare sempre seguendo i propri ritmi pubblicando dei post contenenti le foto senza date fisse.

Curiosità, studio e ricerca sono alla base dell’ampliamento delle conoscenze, così abbiamo iniziato a raccogliere informazioni dal web sull’argomento. Abbiamo trovato degli articoli interessanti e abbiamo piacere di condividerli con voi. Potete anche cercare informazioni su libri, riviste o altre fonti abbiate a disposizione e se volete condividetele con noi.

E poi… pronte a giocare!

link: visual communicaton design-principle-of-repetition-pattern

link: the quilt show-design-to-quilt-principles-of-design-pattern-repetition week 35

link: the quilt show-design-to-quilt-principles-of-design-pattern-repetition-week-36  

link: Sherri Lynn Wood blog-Repetition, Improv, and Trance Quilt Making